
“Men are like rivers: they often end up in several beds.”
“I am not jealous. Signed, sealed, delivered. To the city morgue.”
“Some girls like the tough guy. The problem is often he’s tough everywhere except for where he should be.”
“Love is a great drug: the problem is the side affects.”
“Both marriage and divorce can be a pain in the ass, but the latter is more limited over time.”
“If the first husband is a problem, the second one is a problem, and the third one too, then the mother-in-law is the mother of all problems.”
“My ex always told me I was exaggerating everything. He wasn’t exaggerating at all, not even where he needed to be.”
Dear boy,
you hurt me, but I don’t hate you. I love you despite everything, because when we met the only thing that mattered was the two of us: the two-timed and the two-timer.
I know that even if you look like a god, you are just a sucker, but I also know, as I wrote, that a sucker like me will never become a lesbian: she will always be attracted by the opposite sucker.
Since you helped me a lot lose my mind, I dedicate these “afoolisms” to you, wishing that one day you’ll be a little more grown, not only in terms of age.
I am looking forward to cheating from you,
Elisabeth
Elisabeth V.A., nome in codice Brianna, è nata il 25 luglio di un anno imprecisato della seconda metà degli anni ottanta, in un paese imprecisato tra le Alpi e il Polo Nord.
La precisione e la geografia non sono mai state il suo forte.
Parla di sé in terza persona perché non è troppo in sé.
Attratta come tante ragazze dal mondo della moda, appena arrivata a Milano è entrata e scappata nel giro di 24 ore da un’agenzia di fottomodelle (il refuso è puramente voluto).
Successivamente ha lavorato in pubblicità come copriwater, poi ha cambiato aria perché anche quella del water non era delle migliori.
Dopo diciotto mesi di precariato nella pubblica amministrazione italiana ha sentito il bisogno di iscriversi a Psicologia, anche se forse Psichiatria sarebbe stata più indicata.
Una notte di mezzo inverno, appena uscita da un cubo di ghiaccio ha osservato che una caldaia in blocco riprende a funzionare se inserisci la spina nell’altro verso.
Applicando lo stesso principio, dopo un’esperienza fallimentare di cucina creativa e scrittura tradizionale ha invertito le polarità: da allora si dedica alla cucina tradizionale e alla scrittura creativa.
È vincitrice del Premio Internazionale “The Dumbest Self Marketing in the World”.
Odiando mettersi in mostra ha fondato il Club degli Assenzialisti, di cui fanno parte a pieno titolo anche l’editore, la grafica e il webmaster.
Coerentemente con lo spirito del Club, i volumi che ha pubblicato sono ovviamente assenti dagli scaffali delle maggiori librerie mondiali.
Ama il cibo italiano (beh, non si può essere sempre originali…), la musica downtempo/trip-hop, la satira, i satiri (se esistessero…) e le persone serie, cioè quelle che non si prendono mai troppo sul serio.
Detesta tutto ciò che è corretto (caffè a parte), non sopporta le molestie e i rumori molesti: il termine comprende la TV, i social, la musica dei grandi magazzini, la politica, il gossip, gli stalkers compulsivi, i whatsappers ossessivi, i produttori seriali di fake news, i (cog)leoni da tastiera e in generale tutti quelli che non hanno nulla da dire ma lo dicono lo stesso.