A Claudia Procula, la moglie del Procuratore di Giudea Ponzio Pilato, il Vangelo dedica soltanto un breve accenno.
Eppure è a lei che si deve uno straordinario atto di coraggio e di sofferta consapevolezza quando invia al marito un messaggio accorato per tentare di evitare a Gesù, che ha sognato la notte precedente, la pena della crocifissione alla quale è destinato.
Tra i tanti uomini che a Gerusalemme reclamavano il sangue di Cristo, fu la sola donna che tentò di salvare il Salvatore.
E che rinnegò sé stessa, la propria formazione latina, in nome della Verità enunciata da un Profeta di cultura estranea.
Massimo Trifirò è nato e vive a Lecco, della quale è Cittadino Benemerito. È lo scrittore che ha dedicato più pagine di narrativa alla sua città. È laureato in Scienze Politiche con specializzazione in Storia. Fin da giovane è stato attratto dalla scrittura, alla quale si è costantemente dedicato durante tutta la sua vita.
Ha collaborato a giornali nazionali, regionali e locali, nonché a riviste nazionali. Oltre che di numerosi interventi sui periodici, è autore di decine di libri di diversa categoria: antologie di racconti, romanzi di spionaggio, comici e di genere fantastico, biografie religiose, studi evangelici, rievocazioni storiche in forma saggistico-narrativa, dialoghi filosofici, raccolte di aforismi, antologie poetiche, libri di satira politica a fumetti.
Le sue opere più importanti sono una rivisitazione de “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni (“Il manoscritto graffiato”, 2010) e un romanzo-saggio sulla Passione di Cristo (“Gulgalta”, 2018).