“In una ormai lontana stagione, ho scritto oltre tremila aforismi, che ancora conservo in una serie di quaderni.
Poi non ne ho aggiunti più, perché tutto si esaurisce, anche le forme particolari di riflessione.
In vecchiaia ne voglio tramandare almeno una piccola parte.
Che tratta del senso dell’esistere, di quanto è già stato, e delle cose ultime che verranno, le sole che contino.
Augurandomi, contrariamente al senso del titolo di questo libro, che sulla vita però la sorte mi conceda ancora una rivincita.”
Così scrive Massimo Trifirò nella scelta dei 500 aforismi che rivelano l’aspetto più “leopardiano” della sua produzione letteraria.
Massimo Trifirò è nato e vive a Lecco, della quale è Cittadino Benemerito. È lo scrittore che ha dedicato più pagine di narrativa alla sua città. È laureato in Scienze Politiche con specializzazione in Storia.
Fin da giovane è stato attratto dalla scrittura, alla quale si è costantemente dedicato con racconti, satira politica, ricostruzioni storiche e romanzi brevi a puntate.
Ha collaborato a giornali nazionali, regionali e locali, a riviste nazionali e alla nota collana di spionaggio di Arnoldo Mondadori Editore.
Oltre che di numerosi interventi sui periodici, è autore di decine di libri di diversa categoria: antologie di racconti, romanzi di spionaggio, comici e di genere fantastico, biografie religiose, studi evangelici, rievocazioni storiche in forma saggistico-narrativa, dialoghi filosofici, raccolte di aforismi, antologie poetiche, libri di satira politica a fumetti.
Le sue opere più importanti sono una rivisitazione de “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni (“Il manoscritto graffiato”, 2010) e un romanzo-saggio sulla Passione di Cristo (“Gulgalta”, 2018). Ha recentemente pubblicato il romanzo “La lama nel buio” (Bibliotheca Edizioni, Roma).
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